Sono una rana e sono dentro una pentola; siamo in tanti qui dentro, e diversi tra di noi: piccoli, grandi, giovani, anziani. Qualcuno sta più in basso, qualcun altro sta più sotto. Alcuni stanno bene, altri si lamentano, ma in genere nessuno pensa di andarsene.
Ultimamente, però, l’acqua si è scaldata; anzi è un po’ che continua a scaldarsi. Sempre di più, sempre un po’ di più, tanto che siamo diventati tutti belle rane rosse.
È una situazione antipatica, ma io che ci posso fare? Forse, a un certo punto, qualcuno di fuori, qualcuno che decide, si accorgerà di aver esagerato e abbasserà la temperatura, basterebbe aggiungere del ghiaccio. E così potremo riprendere la nostra vita di sempre, prima che cominciasse a fare così caldo.
È il punto di vista della rana, utilizzando la nota metafora. L’acqua si scalda continuamente, ma lentamente. La rana quasi non se ne accorge e si adatta continuamente ai piccoli cambiamenti, senza pensare che inesorabilmente finirà per essere cotta.
La crisi ci ha messo tutti nella situazione della rana. Solo che molti si ostinano a credere che, prima o poi, l’acqua tornerà a raffreddarsi. O che qualcuno arriverà e metterà le cose a posto. Insomma, si tornerà a lavorare e a guadagnare come prima.
In realtà siamo tutti rane dentro una pentola che ci sta cuocendo. Se non cambiamo in fretta finiremo cotti uno a uno. Qualcuno resisterà di più di qualcun altro, ma la fine è nota.
Cambiare significa rendersi conto che dobbiamo comportarci diversamente. Se il mio business o il mio lavoro non funzionano più, semplicemente devo uscire dalla pentola. Cioè cambiare. Forse il mio lavoro. Forse solo il modo in cui lo faccio. O i clienti che ho.
Facile.
Come per una rana lo è uscire da una pentola.
Ps. se non conosci la storia della rana, vai qui: http://metaforeinmovimento.blogspot.it/2011/09/la-parabola-della-rana-bollita.html