Archivi categoria: PENSIERI

Io sono una rana!

Sono una rana e sono dentro una pentola; siamo in tanti qui dentro, e diversi tra di noi: piccoli, grandi, giovani, anziani. Qualcuno sta più in basso, qualcun altro sta più sotto. Alcuni stanno bene, altri si lamentano, ma in genere nessuno pensa di andarsene.

Ultimamente, però, l’acqua si è scaldata; anzi è un po’ che continua a scaldarsi. Sempre di più, sempre un po’ di più, tanto che siamo diventati tutti belle rane rosse.

È una situazione antipatica, ma io che ci posso fare? Forse, a un certo punto, qualcuno di fuori, qualcuno che decide, si accorgerà di aver esagerato e abbasserà la temperatura, basterebbe aggiungere del ghiaccio. E così potremo riprendere la nostra vita di sempre, prima che cominciasse a fare così caldo.

È il punto di vista della rana, utilizzando la nota metafora. L’acqua si scalda continuamente, ma lentamente. La rana quasi non se ne accorge e si adatta continuamente ai piccoli cambiamenti, senza pensare che inesorabilmente finirà per essere cotta.

La crisi ci ha messo tutti nella situazione della rana. Solo che molti si ostinano a credere che, prima o poi, l’acqua tornerà a raffreddarsi. O che qualcuno arriverà e metterà le cose a posto. Insomma, si tornerà a lavorare e a guadagnare come prima.

In realtà siamo tutti rane dentro una pentola che ci sta cuocendo. Se non cambiamo in fretta finiremo cotti uno a uno. Qualcuno resisterà di più di qualcun altro, ma la fine è nota.

Cambiare significa rendersi conto che dobbiamo comportarci diversamente. Se il mio business o il mio lavoro non funzionano più, semplicemente devo uscire dalla pentola. Cioè cambiare. Forse il mio lavoro. Forse solo il modo in cui lo faccio. O i clienti che ho.

Facile.

Come per una rana lo è uscire da una pentola.

Unknown

Ps. se non conosci la storia della rana, vai qui: http://metaforeinmovimento.blogspot.it/2011/09/la-parabola-della-rana-bollita.html

marketing personale: Reinventarsi e cambiare vita

marketing personale: Reinventarsi e cambiare vita.

Motivazione. Per dovere o per piacere? – Nuovo e Utile | Teorie e pratiche della creatività.

Motivazione. Per dovere o per piacere? – Nuovo e Utile | Teorie e pratiche della creatività..

– strapagare i manager è il modo migliore per ottenere risultati peggiori. Credo che a chiunque verrà in mente più di un esempio, dalla finanza all’impresa.

Non fare nulla per 2 minuti

Prendi questo suggerimento: non fare nulla per due minuti, niente mouse, niente tastiera, niente telefono; solo guarda e ascolta il mare. Dopo starai meglio.

Do Nothing for 2 Minutes – StumbleUpon.

Quanto è difficile uscire dalla povertà

p’ come stare sulle sabbie mobili dei film: più sei in difficoltà e più affondi: probabilmente fa parte dell’esperienza quotidiana e del buon senso, ma, ora, abbiamo anche una spiegazione scientifica:

 Quanto è difficile uscire dalla povertà il bisogno fa scegliere per il peggio – Repubblica.it.

 

Come Selezionatori e Candidati usano i Social Media in Italia [Infografica] | InTime, condivido per comunicare | Blog Magazine | Social Media e Web Marketing

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Come farsi pagare dal Cliente

Specie in un periodo di crisi come questo è importante pensare a Come farsi pagare dal Cliente.

Se la crisi cancella una generazione – LASTAMPA.it

Ma siamo sicuri di aver voglia di migliorare? Un poco come i figli di gente famosa e importante, l’Italia è schiava del suo grande passato. Senza riuscire a immaginare un futuro. Continuiamo a sperare che tornino i vecchi tempi, così ci dimentichiamo di preparare il futuro.

Commercianti, imprenditori, lavoratori siamo in attesa che le cose “tornino” normali, come le avevamo conosciute anni fa. Ma non sarà più così e il resto del mondo lo sa e si sta già muovendo. Anche noi dobbiamo dire: “se non ora quando?”

Segnalo un articolo molto bello su cambiamento, crisi, opportunità. .Se la crisi cancella una generazione – LASTAMPA.it.

Lavoro per migliorare il mondo

Il mio lavoro? Migliorare il mondo.

Insomma, rendo più bella la vita delle persone.

La vita degli altri e la mia.

Sono un insegnante, sono una badante, sono un panettiere, sono un ingegnere. Sono un uomo e sono una donna.
Lavoro da solo e insieme agli altri. Dalla mattina alla sera e solo di notte. Sono flessibile e rigido, a tempo pieno e precario. Lavoro nel Pubblico e nel Privato.
Lavoro sotto sotto casa e faccio tanti chilometri ogni giorno.
Guadagno bene e appena il giusto.
Il mio obiettivo è rendere il mondo migliore. Almeno un poco.

Lo so bene che le grandi decisioni non le prendo io. Nessuno dei “grandi”, dei “poteri forti” o anche solo dei poteri medi o piccoli, chiede il mio consiglio. Anzi, se per un caso straordinario venissero a conoscerlo, non credo proprio che lo seguirebbero.

Non influisco sullo spread e il tasso di cambio euro/dollaro non lo decido io. Se la benzina aumenta, io devo solo pagarla.
Però contribuisco a migliorare il mondo.
Se mi porto a casa un sorriso, se ho migliorato anche di poco la giornata di una persona, se ti aiuto a capire il senso delle cose che fai.
Allora ho dato il mio piccolo contributo al miglioramento del mondo.
E’ piccolo, ma  non si cancella.
Come la farfalla che batte le ali qui e provoca un uragano là, le piccole cose che faccio lasciano il loro segno, da qualche parte.
Solo che siamo in tanti a farlo.

Se ti giri attorno e apri gli occhi ci vedi.

La Fornero, il diritto al lavoro, i supertecnici e le siorette del mercato rionale « Il nuovo mondo di Galatea

Un punto di vista interessante sul “diritto” al lavoro…

La Fornero, il diritto al lavoro, i supertecnici e le siorette del mercato rionale « Il nuovo mondo di Galatea.